ANSIA PRE-INTERVENTO? LA MUSICA PUÒ AIUTARTI A SUPERARLA
Prima di subire un intervento di Chirurgia plastica, molte persone manifestano una qualche forma di ansia dovuta ad uno stato di agitazione e preoccupazione che viene spesso gestita e normalizzata da sostanze (ad esempio benzodiazepine) che permettono di tranquillizzarsi e vivere serenamente una delle normali fasi dell’intervento chirurgico.
Ma uno studio pubblicato dalla Regional Anesthesia & Pain Medicine dimostra che fra gli alleati del paziente in stato di stress – dovuto ad un imminente intervento – non ci sono solo sostanze da assumere ma, molto più semplicemente, la musica.
Come può aiutarci la musica nel pre-intervento?
Chiaramente gli effetti benefici e naturali dei farmaci non vengono in alcun modo messi in dubbio o sullo stesso piano rispetto all’ascolto musicale, la quale però può essere vista come elemento aggiuntivo da utilizzare per superare e gestire questa fastidiosa fase qualora si presentasse.
Una ricerca del Southern Medical Journal ha dimostrato che una melodia al quale non viene affiancato alcun testo, non soggetta a drastici cambiamenti di tempo e ritmo, stabile sui 60 battiti al minuto viene percepita dal nostro corpo come rilassante e può dunque aiutarci a raggiungere uno stato di serenità mentale.
Lo studio ha visto la partecipazione di 157 adulti divisi in due gruppi. Il primo gruppo ha assunto benzodiazepina 3 minuti prima dell’anestesia, il secondo ha invece ascoltato in cuffia una traccia musicale (realizzata ad hoc dalla band britannica Marconi Union) di 3 minuti. Infine ad entrambi i gruppi è stato somministrato un anestetico del sistema nervoso periferico.
Per misurare gli effetti sui due gruppi, i ricercatori hanno utilizzato una scala (prima e dopo la “somministrazione”) con sei affermazioni alle quali i partecipanti hanno attribuito un punteggio da 1 a 4, oltre a misurare la soddisfazione su una scala da 1 a 10 punti.
I risultati hanno sorprendentemente rivelato che i cambiamenti nei livelli di ansia pre-operatoria sono simili in entrambi i gruppi. L’unica differenza risiede nel livello di soddisfazione tra i due gruppi, inferiore in quello sottoposto all’ascolto musicale. La spiegazione dei dottori? Il paziente sottoposto all’ascolto musicale appare sì rilassato e tranquillo, ma non completamente soddisfatto poiché non gli è stata data la possibilità di scegliere il brano musicale.
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