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La Sostituzione Protesi Seno

Grazie all’ intervento di Sostituzione protesi è possibile ridare un aspetto più naturale al seno, correggere le problematiche estetiche e le eventuali asimmetrie.

La Sostituzione Protesi Seno

E’ importante conoscere quando sostituire le protesi al seno, e come monitorare lo stato delle protesi seno.
Le Protesi, anche quelle impiantate anni fa, non hanno una vera e propria scadenza temporale. Se le Protesi non presentano problemi clinici visibili e nè all’Ecografia Mammaria e/o alla Risonanza Magnetica non vanno sostituite.
Consiglio, quindi, a tutte le Pazienti di effettuare una Ecografia o una Risonanza Magnetica almeno una volta l’anno.
Si potrà così valutare lo stato delle protesi, se sono ancora in buone condizioni oppure se è consigliabile una loro sostituzione.

LA RIMOZIONE DELLA PROTESI MAMMARIA è invece necessaria quando si presenta:

-una CONTRATTURA CAPSULARE.
-una ROTTURA della Protesi.
-una DISLOCAZIONE O un MALPOSIZIONAMENTO della protesi, con asimmetria dei solchi mammari e/o delle areole.
-una Deformazione delle mammelle con Asimmetria.
-un’Infezione cronica delle mammelle.
-per Aumentare il Volume.
-per Diminuire il Volume.

La finalità dell’ intervento è di sostituire le protesi precedentemente impiantate, e ovviamente anche per migliorare il risultato estetico.
A questo intervento può essere abbinato una mastopessi per sollevare il seno, quando sia presente una ptosi (in seguito a dimagrimento e/o gravidanza/allattamento) o se si vuole una riduzione del volume.

Questo intervento non è indicato se:
• ci sono infezioni in corso.
• se si è incinta o si sta allattando e non ha sospeso l’allattamento da almeno tre mesi.
• ha deficienze immunitarie gravi o in terapia con farmaci che possano interferire con la coagulazione o con la guarigione delle ferite e/o sottoposte a radioterapia.

SOSTITUZIONE PROTESI MAMMARIE.

L’intervento chirurgico di Sostituzione Protesi Mammarie è chiamato anche Mastoplastica di Revisione delle Protesi o Mastoplastica Secondaria.
Riguardo alla Tecnica, molto spesso, è paragonabile a quella della Mastoplastica Additiva. Così come il decorso post-operatorio.

COME AVVIENE L’INTERVENTO.

L’intervento chirurgico per la sostituzione delle protesi mammarie dura circa 1-2 ore. Il ricovero in Clinica avviene in Day-Hospital o con una singola notte di degenza.
Quando la Sostituzione delle Protesi Mammarie fosse dovuta ad una CONTRATTURA CAPSULARE, il tessuto cicatriziale viene rimosso insieme alla Protesi. Eliminando le problematiche relative alla CAPSULA (CAPSULECTOMIA/CAPSULOTOMIA) e permettendo un nuovo impianto protesico.

VI SONO CASI IN CUI LA PROTESI VA SOSTITUITA URGENTEMENTE:
ROTTURA DELLA PROTESI.
CONTRATTURA CAPSULARE,
LINFOMA ALCL

La ROTTURA delle Protesi, talvolta può avvenire in seguito a Incidenti Stradali, Cadute Accidentali, Lesioni Sportive. Le attuali protesi al Gel di Silicone Coesivo, normalmente non si rompono cosi facilmente e sono progettate per resistere a forze di trazione e compressione importanti.
Inoltre in caso di rottura il gel di silicone che riempie le
Protesi poiché è Coesivo ne impedisce la dispersione e la perdita di volume dell’ impianto come accadeva per le vecchie protesi di silicone liquido o saline che in caso di rottura disperdevano il contenuto e la rottura era quindi immediatamente visibile.
Quando però l’involucro esterno sia compromesso o danneggiato, la Sostituzione delle Protesi Mammarie va effettuata, per evitare complicanze.

La CONTRATTURA capsulare. L’organismo circonda la protesi mammaria con una Capsula di Tessuto cicatriziale che è normalmente morbida. Consiste in una pellicola fibrosa, intorno alla protesi, che avvolge l’impianto protesico, lungo le pareti della tasca dove è posizionata. Questa membrana che circonda le protesi è più aderente nel caso di protesi testurizzate o di poliuretano rispetto alle Protesi Lisce (ques’ultime, attualmente le più usate). La capsula svolge un’azione protettiva, in quanto isola le protesi dal resto dell’organismo. Riduce inoltre la tendenza dell’impianto protesico a migrare verso il basso. In caso di Rottura, la densa barriera costituita da questa membrana impedisce al gel coesivo di diffondersi nei tessuti limitrofi.
Talvolta può accadere che le capsule peri-protesiche STRINGANO le protesi fino a far diventare queste capsule, più spesse, più dure e deformi. Questa evenienza viene definita CONTRATTURA CAPSULARE. Si possono descrivere vari gradi di gravità della contrattura capsulare.
Si assiste di solito a una deformazione del seno con comparsa di pieghe, asimmetria, fastidio e dolori, senso di compressione e potrebbe essere necessario sostituire la protesi.

LE PROTESI.

Grazie all’ intervento di Sostituzione protesi è possibile ridare un aspetto più naturale al seno, correggere le problematiche estetiche e le eventuali asimmetrie. Inoltre in caso di maggiore palpabilità dell’ impianto e presenza di pieghe laterali o sul décolleté si utilizza una tecnica combinata con infiltrazione di grasso autologo che consente di correggere e migliorare ulteriormente il risultato estetico.

Quando è presente una rottura della protesi o una contrattura di grado elevato, anche se la paziente non corre alcun rischio immediato, è comunque necessario provvedere alla sostituzione delle protesi.

Il rischio di rottura delle protesi è molto raro.
L’ Ecografia e la Risonanza Magnetica Mammaria certificheranno la loro integrità.

Tutte le Protesi hanno una garanzia contro la Rottura e le complicanze maggiori.